-
Per
sempre camminerò su questi lidi,
tra la sabbia e la spuma,
l'alta
marea cancellerà le mie orme,
e il vento soffierà via la spuma.
Ma
il mare e la spiaggia dureranno.
Per sempre.
-
Una
volta riempii di nebbia la mia mano.
Poi l'aprii, ed ecco, la nebbia era
un verme.
E io chiusi e riaprii la mano, e vidi che vi era un uccello.
E
ancora una volta chiusi e riaprii la mia mano, e nel cavo stava ritto un
uomo con un viso triste rivolto verso l'alto.
E io chiusi nuovamente la
mano, e quando l'aprii non vi era altro che nebbia.
Ma udii un canto di
sovrabbondante dolcezza.
-
Solo
ieri mi pensavo come un frammento che tremola impazzito nella sfera della
vita.
Ora so d'essere io la sfera, e che la vita tutta si muove dentro di
me in ritmici frammenti.
-
Mi
dicono al loro destarsi: <<Tu e il mondo in cui vivi non siete che un
granello di sabbia sul lido infinito di un mare infinito>>.
E in
sogno io dico ad essi: <<Sono io il mare infinito, e i monti non sono
che granelli di sabbia sul mio lido>>.
-
Una
volta mi ridussero a starmene zitto. Fu quando un uomo mi chiese:
<<Tu, chi sei?>>.
-
Il
primo pensiero di Dio fu un angelo.
La prima parola di Dio fu un uomo.
-
Eravamo
creature fluttuanti, erranti, anelanti, mille e mille anni prima che il
vento e il mare ci consegnassero le parole.
Come potremo ora esprimere
l'antichità dei giorni che è in noi solo coi suoni dei nostri ieri?
-
La
Sfinge parlò una volta e disse: <<Un granello di sabbia è un deserto
e un deserto è un granello di sabbia. E ora lasciate che io rienri nel
silenzio>>.
Udii la Sfinge ma non compresi.
-
Una
volta vidi il volto di una donna e mirai lì tutti i suoi figli non nati
ancora.
E una donna mi guardò sul viso e vi riconobbe tutti i miei
antenati morti prima che essa fosse generata.
-
Vorrei
in quest'istante esser pienamente me stesso. Ma come lo potrò, a meno che
io non diventi un pianeta su cui dimorino vite intelligenti?
Non è forse
questo il fine di ciascun uomo?
-
Una
perla è un tempio costruito dalla sofferenza intorno a un granello di
sabbia.
Quale anelito fu quello che edificò i nostri cor
pi, e intorno a quali granelli?
-
Quando
Dio mi getto come un sassolino in questo meraviglioso lago, io ne turbai la
superficie con innumerevoli cerchi.
Ma quando raggiunsi il fondo,
diventai immobile.
-
Datemi
il silenzio e io sfiderò la notte.
-
Ebbi
una seconda nascita quando la mia anima e il mio corpo si congiunsero in
matrimonio.
-
Una
volta conobbi un uomo le cui orecchie erano straordinariamente sensibili. Ma
era muto. Aveva perduto la lingua in una battaglia.
Ora so io quali
battaglie quell'uomo avesse combattuto prima che sopravvenisse il grande
silenzio. E son lieto che sia morto.
Il mondo non è grande abbastanza
per tutti e due.
-
A
lungo giacqui nella polvere dell'Egitto, in silenzio, ignaro delle stagioni.
Poi
il sole mi generò alla vita, e io mi levai e camminai lungo le rive del
Nilo.
Cantando all'unisono con i giorni e sognando all'unisono con le
notti.
E ora il sole mi calpesta con mille e mille piedi, cosicchè io
giaccio nuovamente nella polvere dell'Egitto.
Ma mirate un prodigio e un
enigma!
Quello stesso sole che mi compattò non riesce più a
frammentarmi.
Sono ben dritto e con passo sicuro cammino sulle rive del
Nilo.
-
Il
ricordo è un modo d'incontrarsi.
-
L'oblio
è una forma di libertà.
-
Noi
misuriamo il tempo sui moti di innumerevoli soli; e loro misurano il tempo
con minuscoli congegni tenuti in minuscole tasche.
Ora ditemi, come
potremmo mai incontrarci in uno stesso luogo e alla stessa ora?
-
La
spazio non è lo spazio tra la Terra e il sole per colui che guarda verso il
basso dalle finestre della Via Lattea.
-
L'umanità
è un fiume di luce che scorre dall'esterno verso l'eterno.
-
Chissaà
che gli spiriti che dimorano nell'etere non provano invidia per l'uomo che
soffre.
-
Nel
mio cammino verso la Città Santa m'imbattei in un altro pellegrino e gli
chiesi: <<È questo, di sicuro, il cammino che conduce alla Città
Santa?>>.
Ed egli disse: <<Seguimi, e raggiungerai la Città
Santa in un giorno e una notte>>.
E io lo seguii. E camminammo per
molti giorni e molte notti senza che raggiungessimo però la Città Santa.
E
quel che molto mi sorprese fu che costui si adirò con me per quell'avermi
condotto furi strada.
-
Fà,
o Dio, che io sia preda del leone, prima che Tu faccia del coniglio la mia
preda.
-
Non
si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
-
La
mia casa mi dice: <<Non lasciarmi, perchè è qui che dimora il tuo
passato>>.
E
al strada mi dice: <<Alzati e seguimi, giacchè io sono il tuo
futuro>>.
E io dico alla casa e alla strada: <<Non ho passato
e non ho neppure un futuro. Se resto qui, vi è un andare nel mo restar
fermo; se vado, resto fermo anche andando. Solo amore e morte tranutano ogni
cosa>>.
-
Come
posso perdere la mia fede nella giustizia della vita, quando i sogni di
coloro che dormono sulle piume non sono più belli di coloro che dormono
sulla nuda terra?
-
È
strano, ma il desiderio di certi piaceri è parte del mio soffrire.
-
Sette
volte ho disprezzato la mia anima.
La prima volta, fu quando la vidi
timorosa di poter toccare le altezze.
La seconda volta, fu quando la vidi
zoppicante dinanzi allo storpio.
La terza volta, fu quando le fu dato di
scegliere tra via ardua e via facile, ed essa scelse quella facile.
La
quarta volta, fu quando commise un torto, e si confortò pensando che anche
altri commettono torti.
La quinta volta, fu quando tollerante per
debolezza, e attribuì alla forza quella sua pazienza.
La sesta volta, fu
quando disprezzò la bruttezza di un volto, e non lo riconobbe come una
delle sue maschere.
E la settima volta, fu quando levò un canto di lode,
e ritenne che fosse questa una virtù.
-
Io
non conosco verità assolute. Ma sono umile di fronte alla mia ignoranza: e
in ciò è il mio onore, è la mia ricompensa.
-
Vi
è uno spazio tra l'ardore e il conseguimento che si può solo colmare con
l'ardore dell'aspirazione.
-
Il
Paradiso è lì, dietro quella porta, nella stanza accanto; ma ne ho perduto
la chiave.
Forse l'ho solo inserita male.
-
Tu
sei cieco ma io sono sordo e muto; sicchè, prendiamoci per mano e
comprendiamoci tra noi.
-
Alcuni
di noi sono come l'inchiostro e altri come la carta.
E se non fosse
per il nero di alcuni di noi, alcuni di noi sarebbero muti.
E se non
fosse per il bianco di alcuni di noi, alcuni di noi sarebbero ciechi.
-
Porgetemi
l'orecchio e io vi darò la voce.
-
Quando
ti aspetti benedizioni a cui non puoi dare un nome e quando sei afflitto
senza conoscerne la causa, è allora che stai crescendo, in verità, insieme
con tutto ciò che cresce, e stai innalzandoti verso il tuo io più grande.
-
Quando
uno è inebriato da una visione, pensa che il timido modo con cui riesce ad
esprimerla sia il vino stesso.
-
Voi
bevete vino fino ad esserne ebbri, mentre io ne bevo perchè mi faccia
sobrio di quell'altro vino.
-
Quando
la mia tazza è vuota, mi rassegno a quel vuoto; ma quando è piena a metà,
io m'indigno per quella semipienezza.
-
La
realtà dell'altro non è in ciò che egli ti rivela, ma in ciò che non
riesce a rivelarti.
Perciò, se vuoi capire l'altro, non dare ascolto a
ciò che egli ti dice, ma piuttosto a ciò che egli non dice.
-
Metà
di ciò che dico non ha alcun senso; ma lo dico perchè vi sia, a
raggiungerti, almeno l'altra metà.
-
Senso
d'umorismo vuol dire senso della proporzione.
-
La
mia solitudine ebbe inizio da quando gli uomini lodarono i miei difetti
ciarlieri e biasimarono le mie virtù silenziose
-
Quando
la Vita non trova il cantore che ne canti il cuore produce un filosofo che
esprima almeno il pensiero.
-
Sempre
è necessario conoscere la verità: che va però rivelata solo di quando in
quando.
-
Quello
che è più vero e reale di noi, non ha parole; quello che è acquisito, è
loquace.
-
La
voce della vita in me non può raggiungere l'orecchio della vita in te;
parliamoci, tuttavia: per non sentirci soli.
-
Quando
due donne conversano, non dicono nulla. Quando invece è, a parlare, una
sola donna, rivela la totalità della vita.
-
Le
rane possono gracidare più forte di quanto non muggiscano i tori, ma non
potrebbero tirare l'aratro nei campi, nè girare la ruota del torchio; e
dalla loro pelle non potresti mai ricavare scarpe.
-
Solo
chi è muto può invidiare chi è ciarliero.
-
Se
l'inverno dicesse: <<Ho nel cuore la primavera>>, chi gli
crederebbe?
-
Ogni
seme è un anelito.
-
Se
veramente tu potessi aprire gli occhi e vedere, vedresti l'immagine tua in
ogni immagine.
E se veramente tu potessi aprire le orecchie ed ascoltare,
sentiresti in tutte le voci la tua voce.
-
Bisogna
che si sia in due per scoprire la verità: che vi sia uno che la esprima e
un altro che la comprenda.
-
Benchè
l'onda delle parole stia sempre minacciosa su di noi, tuttavia la nostra
profondità resta sempre silenziosa.
-
Più
di una dottrina è come un vetro di finestra. Vediamo la verità attraverso
di esso: ma esso ci separa dalla verità.
-
Ed
ora giochiamo a nasconderello. Se tu celassi nel mio cuore, non avresti
difficoltà a ritrovarti. Ma se ti celassi dietro il tuo guscio, sarebbe
allora, per ognuno, inutile ritrovarti.
-
Una
donna può velarsi il volto con un sorriso.
-
Colui
che sa capire una donna, o sa analizzare il genio, o sciogliere il mistero
del silenzio, è anche colui che sa svegliarsi da un sonno bellissimo e poi
sedersi a colazione.
-
Vorrei
camminare con tutti quelli che camminano. Non vorrei restar fermo a guardare
il corteo che mi passa accanto.
-
Devi
molto più dell'oro a colui che ben ti serve. Dagli qualcosa del tuo cuore,
o servilo a tua volta.
-
No,
non abbiamo vissuto invano. Non hanno forse edificato torri dalle nostra
ossa?
-
Non
dovremmo mai essere particolaristici e settoriali. La mente del poeta e la
coda dello scorpione s'alzano, in splendore, dalla stessa terra.
-
Ogni
dragone genera un San Giorgio che l'uccide.
-
Gli
alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li
trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine.
-
Se
lo scrivere ti è caro (e solo i santi sanno perchè ti dovrebbe esserlo),
devi assolutamente possedere conoscenza, arte e magia: cioè conoscenza
della musica delle parole, l'arte di non aver nessun arte, e magia d'amore
per i tuoi lettori.
-
Affondano
le loro penne nei nostri cuori e pensano di essere degli ispirati.
-
Dovesse
un albero scrivere la propria autobiografia, non sarebbe questa dissimile da
quella di una famiglia umana.
-
Se
dovessi scegliere tra l'arte di scrivere una poesia e l'estasi di una poesia
non scritta, sceglierei l'estasi. È poesia superiore.
Ma voi e tutti i
miei vicini siete d'accordo nel dire che io scelgo sempre male
-
La
poesia non è l'espressione di un'opinione. È canto che si leva da una
ferita sanguinante o da una bocca sorridente.
-
Le
parole sono senza tempo. Si dovrebbero dire e scrivere con la consapevolezza
della loro atemporalità.
-
Il
poeta è un re detronizzato che siede sulle ceneri del suo palazzoe che si
sforza di trarre, da quelle ceneri, qualche immagine.
-
La
poesia è una questione di letizia e duolo e meraviglia, con in più una
spruzzatina di vocabolario.
-
Invano
il poeta cercherà la madre dei canti che ha nel cuore.
Una volta dissi a
un poeta: <<Non sapremo quanto tu valga, finchè non sarai
morto>>.
Ed egli rispose, dicendo: <<Sì, la morte è sempre la rivelatrice. E se tu vuoi veramente
sapere del mio valore, sappi che è nel fatto che ho nel cuore più di
quanto non abbia sulla lingua, e ho nel desiderio più di quanto non stringa
nella mani>>.
-
Se
canti la bellezza, saresti ascoltato anche se ti trovassi nel cuore del
deserto.
-
La
poesia è saggezza che incanta il cuore.
La saggezza è poesia che canta
nella mente.
Se potessimo incantare il cuore dell'uomo e al tempo stesso
cantare nella sua mente,
Allora l'uomo vivrebbe davvero nell'ombra di
Dio.
-
L'ispirazione
canterà sempre; l'ispirazione canta, non spiega.
-
Spesso
cantiamo le ninnananne ai nostri bambini per poterci noi stessi
addormentare.
-
Tutte
le nostre parole non sono che briciole che cadono nella tavola imbandita
della mente.
-
Il
pensiero è sempre il sasso su cui inciampa la poesia.
-
Cantore
grande è colui che canta i nostri silenzi.
-
Come
potrai mai cantare se hai la bocca piena di cibo?
Come potrà mai levarsi
a benedire la tua mano se essa è colma d'oro?
-
Dicono
che l'usignolo si trafigga il petto con una spina quando innalza un canto
d'amore.
Tutti noi facciamo lo stesso. Come potremmo cantare altrimenti?
-
Il
genio non è che un canto di pettirosso all'inizio di una timida primavera.
-
Alle
fisiche necessità non può sfuggire neanche il più alato spirito.
-
Il
folle non è un musico inferiore a voi o a me: solo che lo strumento che
egli suona è un po' scordato.
-
Il
canto che si cela silenzioso nel cuore di una madrecanta sulle labbra del
suo bambino.
-
Non
c'è anelito che resti inappagato.
-
Non
sono mai andato del tutto d'accordo col mio altro io.
La verità sembra
trovarsi a metà strada.
-
Il
tuo altro io si prende sempre pena per te. Ma il tuo altro io cresce col
dolore; così tutto è sistemato.
-
Non
vi è contrasto tra anima e corpo se non nelle menti di coloro che hanno
l'anima addormentata e il corpo fuori tono.
-
Quando
sarai giunto al cuore della vita troverai bellezza in ogni cosa, anche negli
occhi ciechi alla bellezza.
-
Viviamo
solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma d'attesa..
-
Getta
un seme e la terra ti porgerà un fiore. Sogna il tuo sogno rivolto verso il
cielo, ed esso recherà a te la tua amata.
-
Il
diavolo morì nel preciso istante in cui tu nascesti.
Ora non hai da
attraversare un inferno per icontrare un angelo.
-
Più
di una donna prende in prestito il cuore di un uomo; poche lo possedettero
in prorpio.
-
Se
vuoi possedere non devi stare a reclamare.
Quando
la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore
dell’eternità.
-
L'amore
è un velo sottile tra un innamorato e l'altro.
-
Ogni
uomo ama due donne: una è creazione della sua immaginazione, l'altra non è
ancora nata.
-
Gli
uomini che sanno scusare nelle donne i loro piccoli difetti, non potranno
mai godere delle loro grandi virtù.
-
L'amore
che non si rinnova ogni giorno diventa un'abitudine e si trsforma in
schiavitù.
-
Quelli
che amano abbracciano qualcosa che è in loro piuttosto che abbracciarsi tra
loro.
-
L'amore
e il dubbio mai scambiarono tra loro una parola.
-
L'amore
è una parola di luce, scritta da una mano di luce su una pagina di luce.
-
L'amicizia
è sempre una soave responsabilità, non è mai senso d'opportunità.
-
Se
non comprendi il tuo amico in ogni e in qualsiasi circostanza, non potrai
mai comprenderlo.
-
La
tua veste più radiosa è quella tessuta da un altro;
Il tuo cibo più
saporoso è quello che mangi alla tavola di un altro;
Il letto più
confortevole è quello che è nella casa di una altro.
Ora dimmi, come
potrai tu sottrarti dunque all'altro?
-
La
mia mente e il mio cuore mai s'accorderanno finchè la tua mente non
cesserà di vivere di calcoli e il mio cuore di nebbie.
-
Non
ci comprenderemo mai tra noi finchè non avremo ridotto la nostra lingua a
non più di sette parole.
-
Come
potrà il mio cuore disigillarsi se non spezzandosi?
-
Solo
un grande dolore o una grande allegrazza possono rivelare la tua verità.
Se
vuoi rivelarti, danza allora nudo nel sole o porta la tua croce.
-
Se
la Natura dovesse tener conto del nostro concetto di appagamento, nessun
fiume ricercherebbe il mare e nessun inverno diventerebbe mai primavera. Se
volesse tener conto del nostro concetto di parsimonia, quanti di noi
respirerebbero quest'aria?
-
Quando
volgi le spalle al sole non vedi che la tua ombra.
-
Sei
libero dinanzi al sole diurno, e libero dinanzi alle stelle della notte;
E
sei libero quando non vi sono nè sole nè luna nè stelle.
Sei libero
finanche quando chiudi gli occhi su tutto ciò che esiste.
Ma sei schiavo
di chi tu ami perchè lo ami.
E schiavo di chi ti ama perchè ti ama.
-
Siamo
tutti mendicanti sulla porta del tempio, e ciascuno di noi riceve la sua
parte di generosità da parte del Re quando egli entra nel tempio e quando
ne esce.
Ma tutti proviamo invidia l'uno nell'altro: il che è un altro
modo di sminuire il Re.
-
Non
potrai mai consumare al di là del tuo appetito.
L'altra metà del tuo
pane appartiene all'altro; e, inoltre bisognerebbe che restasse un pezzetto
per l'ospite inatteso.
-
Se
non fosse per gli ospiti, ogni casa sarebbe una tomba.
-
Disse
un lupo gentile a una pecora ingenua: <<Non vuoi onorare la nostra
casa con una tua visita?>>.
E la pecora rispose: <<Sarei ben
onorata di visitare la tua casa se non fosse ubicata nel tuo stomaco.
-
Fermai
il mio ospite sulla soglia e dissi: <<Oh, no, non pulirti i piedi
quando entri, ma quando esci>>.
-
La
generosità non consiste nel donare a me ciò che è più necessario a me
che a te, ma nel donare a me quel che è necessario più a te che a me.
-
Sei
caritatevole, certo, quando tu doni: ma mentre doni, gira il tuo capo in
modo che tu non veda l'imbarazzo di colui che riceve.
-
La
differenza tra l'uomo più ricco e l'uomo più povero è solo di un giorno
di fame e di un'ora di sete.
-
Spesso
prendiamo in prestito dai nostri domani per pagare i debiti dei nostri ieri.
-
Sono
anch'io visitato da angeli e diavoli ma io mi sbarazzo di loro.
Quando si
tratta di un angelo, recito una vecchia preghiera, e lui ne resta
infastidito;
Quando si tratta di un diavolo, commetto qualche vecchio
peccato, e lui passa oltre.
-
Dopo
tutto, questa non è una brutta prigione; ma non mi piace la parete che c'è
tra la mia cella e quella del prigioniero accanto;
Eppure, vi assicuro
che non desidero affatto muovere rimproveri nè al guardiano nè al
Costruttore della prigione.
-
Quelli
che vi offrono un serpente mentre voi chiedete un pescepossono non aver
altro da offrirvi che dei serpenti. In tal caso vi è generosità da parte
loro.
-
L'astuzia
può talvolta aver successo, ma finisce sempre col commettere suicidio.
-
Sarai
uno che veramente perdona quando saprai perdonare assassini che non spargono
sangue, ladri che non rubano, bugiardi che non mentono.
-
Colui
che sa mettere il dito su ciò che divide il bene dal male è colui, anche,
che può toccare l'orlo della veste di Dio.
-
Se
il tuo cuore è un vulcano, come puoi aspettarti che sboccino fiori dalle
tue mani?
-
Che
strana forma di autoindulgenza! Ci sono momenti in cui vorrei aver subito
torti e inganni per poter ridere di quelli che pensano che io non so di star
subendo tori e inganni.
-
Che
dire di colui che è l'inseguitore e che recita invece il ruolo
dell'inseguito?
-
Lascia
che chi si pulisce le mani insozzate con la tua veste si prenda pure la tua
veste. Potrà averne ancora bisogno; tu no, invece.
-
È
un peccato che i cambiavalute non sappiano essere anche dei buoni
giardinieri.
-
Vi
prego, non lavate le vostre colpe originarie con le vostre virtù acquisite.
Preferisco tenermi le colpe: che sono mie, parte di me.
-
Quanto
spesso mi sono incolpato di colpe che non avevo mai commesso, perchè gli
altri non si sentissero a disagio in mia presenza.
-
Anche
le maschere della vita sono maschere di un mistero più profondo.
-
Puoi
giudicare gli altri solo sulla base della conoscenza che hai di te stesso.
Ora
dimmi: <<Chi tra noi è colpevole e chi non lo è?>>.
-
-
Grande
nemico, grande onore!
-
La
nostra mente è una spugna, il nostro cuore è un fiume. Non è strano che
molti di noi preferiscano succhiare piuttosto che scorrere.
-
Bellezza
è l’eternità che si contempla in uno specchio.
-
Ragione
e passione sono timone e vela della nostra anima navigante.
-
Siamo
tutti guerrieri nella battaglia della Vita, ma alcuni conducono, altri
seguono.
-
Se
vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna; se vuoi vedere la vetta
di una montagna, sali su una nuvola; se invece aspiri a comprendere la
nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
-
La
bellezza, nel cuore di chi la desidera, è più sublime che negli occhi di
colui che la vede.
-
L’istruzione
non getta il seme in te: fa germogliare i tuoi semi.
-
Cuore,
se un ignorante ti dice che l’anima, come il corpo, è mortale, rispondi
che anche il fiore muore, ma i semi rimangono.
-
Il
ricordo è una pietra d’inciampo sulla via della Speranza.
-
La
musica del mare si ferma sulla riva o nel cuore dell’uomo che ascolta?
-
Il
significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò
che vorrebbe raggiungere.
-
Il
confine tra il saggio e lo stolto è più sottile di una tela di ragno.
-
Preferisco
essere un sognatore tra i più umili, con visioni da realizzare, piuttosto
che il principe di un popolo senza sogni nè desideri.
-
Ho
scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada.
-
Per
arrivare all’alba non c’è altra via che la notte.
-
Chi
di noi dà ascolto all’inno del ruscello quando parla la tempesta?
-
Cantate
e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia
anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa
musica.
-
Perchè
odiarsi di prima mattina quando si può dormire fino a mezzogiorno?
-
Il
Vero giusto è colui che si sente sempre a metà colpevole dei misfatti di
tutti.