1. Per sempre camminerò su questi lidi,
    tra la sabbia e la spuma,
    l'alta marea cancellerà le mie orme,
    e il vento soffierà via la spuma.
    Ma il mare e la spiaggia dureranno.
    Per sempre.
  2. Una volta riempii di nebbia la mia mano.
    Poi l'aprii, ed ecco, la nebbia era un verme.
    E io chiusi e riaprii la mano, e vidi che vi era un uccello.
    E ancora una volta chiusi e riaprii la mia mano, e nel cavo stava ritto un uomo con un viso triste rivolto verso l'alto.
    E io chiusi nuovamente la mano, e quando l'aprii non vi era altro che nebbia.
    Ma udii un canto di sovrabbondante dolcezza.
  3. Solo ieri mi pensavo come un frammento che tremola impazzito nella sfera della vita.
    Ora so d'essere io la sfera, e che la vita tutta si muove dentro di me in ritmici frammenti.
  4. Mi dicono al loro destarsi: <<Tu e il mondo in cui vivi non siete che un granello di sabbia sul lido infinito di un mare infinito>>.
    E in sogno io dico ad essi: <<Sono io il mare infinito, e i monti non sono che granelli di sabbia sul mio lido>>.
  5. Una volta mi ridussero a starmene zitto. Fu quando un uomo mi chiese: <<Tu, chi sei?>>.
  6. Il primo pensiero di Dio fu un angelo.
    La prima parola di Dio fu un uomo.
  7. Eravamo creature fluttuanti, erranti, anelanti, mille e mille anni prima che il vento e il mare ci consegnassero le parole.
    Come potremo ora esprimere l'antichità dei giorni che è in noi solo coi suoni dei nostri ieri?
  8. La Sfinge parlò una volta e disse: <<Un granello di sabbia è un deserto e un deserto è un granello di sabbia. E ora lasciate che io rienri nel silenzio>>.
    Udii la Sfinge ma non compresi.
  9. Una volta vidi il volto di una donna e mirai lì tutti i suoi figli non nati ancora.
    E una donna mi guardò sul viso e vi riconobbe tutti i miei antenati morti prima che essa fosse generata.
  10. Vorrei in quest'istante esser pienamente me stesso. Ma come lo potrò, a meno che io non diventi un pianeta su cui dimorino vite intelligenti?
    Non è forse questo il fine di ciascun uomo?
  11. Una perla è un tempio costruito dalla sofferenza intorno a un granello di sabbia.
    Quale anelito fu quello che edificò i nostri cor pi, e intorno a quali granelli?
  12. Quando Dio mi getto come un sassolino in questo meraviglioso lago, io ne turbai la superficie con innumerevoli cerchi.
    Ma quando raggiunsi il fondo, diventai immobile.
  13. Datemi il silenzio e io sfiderò la notte.
  14. Ebbi una seconda nascita quando la mia anima e il mio corpo si congiunsero in matrimonio.
  15. Una volta conobbi un uomo le cui orecchie erano straordinariamente sensibili. Ma era muto. Aveva perduto la lingua in una battaglia.
    Ora so io quali battaglie quell'uomo avesse combattuto prima che sopravvenisse il grande silenzio. E son lieto che sia morto.
    Il mondo non è grande abbastanza per tutti e due.
  16. A lungo giacqui nella polvere dell'Egitto, in silenzio, ignaro delle stagioni.
    Poi il sole mi generò alla vita, e io mi levai e camminai lungo le rive del Nilo.
    Cantando all'unisono con i giorni e sognando all'unisono con le notti.
    E ora il sole mi calpesta con mille e mille piedi, cosicchè io giaccio nuovamente nella polvere dell'Egitto.
    Ma mirate un prodigio e un enigma!
    Quello stesso sole che mi compattò non riesce più a frammentarmi.
    Sono ben dritto e con passo sicuro cammino sulle rive del Nilo.
  17. Il ricordo è un modo d'incontrarsi.
  18. L'oblio è una forma di libertà.
  19. Noi misuriamo il tempo sui moti di innumerevoli soli; e loro misurano il tempo con minuscoli congegni tenuti in minuscole tasche.
    Ora ditemi, come potremmo mai incontrarci in uno stesso luogo e alla stessa ora?
  20. La spazio non è lo spazio tra la Terra e il sole per colui che guarda verso il basso dalle finestre della Via Lattea.
  21. L'umanità è un fiume di luce che scorre dall'esterno verso l'eterno.
  22. Chissaà che gli spiriti che dimorano nell'etere non provano invidia per l'uomo che soffre.
  23. Nel mio cammino verso la Città Santa m'imbattei in un altro pellegrino e gli chiesi: <<È questo, di sicuro, il cammino che conduce alla Città Santa?>>.
    Ed egli disse: <<Seguimi, e raggiungerai la Città Santa in un giorno e una notte>>.
    E io lo seguii. E camminammo per molti giorni e molte notti senza che raggiungessimo però la Città Santa.
    E quel che molto mi sorprese fu che costui si adirò con me per quell'avermi condotto furi strada.
  24. Fà, o Dio, che io sia preda del leone, prima che Tu faccia del coniglio la mia preda.
  25. Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
  26. La mia casa mi dice: <<Non lasciarmi, perchè è qui che dimora il tuo passato>>.
    E al strada mi dice: <<Alzati e seguimi, giacchè io sono il tuo futuro>>.
    E io dico alla casa e alla strada: <<Non ho passato e non ho neppure un futuro. Se resto qui, vi è un andare nel mo restar fermo; se vado, resto fermo anche andando. Solo amore e morte tranutano ogni cosa>>.
  27. Come posso perdere la mia fede nella giustizia della vita, quando i sogni di coloro che dormono sulle piume non sono più belli di coloro che dormono sulla nuda terra?
  28. È strano, ma il desiderio di certi piaceri è parte del mio soffrire.
  29. Sette volte ho disprezzato la mia anima.
    La prima volta, fu quando la vidi timorosa di poter toccare le altezze.
    La seconda volta, fu quando la vidi zoppicante dinanzi allo storpio.
    La terza volta, fu quando le fu dato di scegliere tra via ardua e via facile, ed essa scelse quella facile.
    La quarta volta, fu quando commise un torto, e si confortò pensando che anche altri commettono torti.
    La quinta volta, fu quando tollerante per debolezza, e attribuì alla forza quella sua pazienza.
    La sesta volta, fu quando disprezzò la bruttezza di un volto, e non lo riconobbe come una delle sue maschere.
    E la settima volta, fu quando levò un canto di lode, e ritenne che fosse questa una virtù.
  30. Io non conosco verità assolute. Ma sono umile di fronte alla mia ignoranza: e in ciò è il mio onore, è la mia ricompensa.
  31. Vi è uno spazio tra l'ardore e il conseguimento che si può solo colmare con l'ardore dell'aspirazione.
  32. Il Paradiso è lì, dietro quella porta, nella stanza accanto; ma ne ho perduto la chiave.
    Forse l'ho solo inserita male.
  33.  Tu sei cieco ma io sono sordo e muto; sicchè, prendiamoci per mano e comprendiamoci tra noi.
  34. Alcuni di noi sono come l'inchiostro e altri come la carta. 
    E se non fosse per il nero di alcuni di noi, alcuni di noi sarebbero muti.
    E se non fosse per il bianco di alcuni di noi, alcuni di noi sarebbero ciechi.
  35. Porgetemi l'orecchio e io vi darò la voce.
  36. Quando ti aspetti benedizioni a cui non puoi dare un nome e quando sei afflitto senza conoscerne la causa, è allora che stai crescendo, in verità, insieme con tutto ciò che cresce, e stai innalzandoti verso il tuo io più grande.
  37. Quando uno è inebriato da una visione, pensa che il timido modo con cui riesce ad esprimerla sia il vino stesso.
  38. Voi bevete vino fino ad esserne ebbri, mentre io ne bevo perchè mi faccia sobrio di quell'altro vino.
  39. Quando la mia tazza è vuota, mi rassegno a quel vuoto; ma quando è piena a metà, io m'indigno per quella semipienezza.
  40. La realtà dell'altro non è in ciò che egli ti rivela, ma in ciò che non riesce a rivelarti.
    Perciò, se vuoi capire l'altro, non dare ascolto a ciò che egli ti dice, ma piuttosto a ciò che egli non dice.
  41. Metà di ciò che dico non ha alcun senso; ma lo dico perchè vi sia, a raggiungerti, almeno l'altra metà.
  42. Senso d'umorismo vuol dire senso della proporzione.
  43. La mia solitudine ebbe inizio da quando gli uomini lodarono i miei difetti ciarlieri e biasimarono le mie virtù silenziose
  44. Quando la Vita non trova il cantore che ne canti il cuore produce un filosofo che esprima almeno il pensiero.
  45. Sempre è necessario conoscere la verità: che va però rivelata solo di quando in quando.
  46. Quello che è più vero e reale di noi, non ha parole; quello che è acquisito, è loquace.
  47. La voce della vita in me non può raggiungere l'orecchio della vita in te; parliamoci, tuttavia: per non sentirci soli.
  48. Quando due donne conversano, non dicono nulla. Quando invece è, a parlare, una sola donna, rivela la totalità della vita.
  49. Le rane possono gracidare più forte di quanto non muggiscano i tori, ma non potrebbero tirare l'aratro nei campi, nè girare la ruota del torchio; e dalla loro pelle non potresti mai ricavare scarpe.
  50. Solo chi è muto può invidiare chi è ciarliero.
  51. Se l'inverno dicesse: <<Ho nel cuore la primavera>>, chi gli crederebbe?
  52. Ogni seme è un anelito.
  53. Se veramente tu potessi aprire gli occhi e vedere, vedresti l'immagine tua in ogni immagine.
    E se veramente tu potessi aprire le orecchie ed ascoltare, sentiresti in tutte le voci la tua voce.
  54. Bisogna che si sia in due per scoprire la verità: che vi sia uno che la esprima e un altro che la comprenda.
  55. Benchè l'onda delle parole stia sempre minacciosa su di noi, tuttavia la nostra profondità resta sempre silenziosa.
  56. Più di una dottrina è come un vetro di finestra. Vediamo la verità attraverso di esso: ma esso ci separa dalla verità.
  57. Ed ora giochiamo a nasconderello. Se tu celassi nel mio cuore, non avresti difficoltà a ritrovarti. Ma se ti celassi dietro il tuo guscio, sarebbe allora, per ognuno, inutile ritrovarti.
  58. Una donna può velarsi il volto con un sorriso.
  59. Colui che sa capire una donna, o sa analizzare il genio, o sciogliere il mistero del silenzio, è anche colui che sa svegliarsi da un sonno bellissimo e poi sedersi a colazione.
  60. Vorrei camminare con tutti quelli che camminano. Non vorrei restar fermo a guardare il corteo che mi passa accanto.
  61. Devi molto più dell'oro a colui che ben ti serve. Dagli qualcosa del tuo cuore, o servilo a tua volta.
  62. No, non abbiamo vissuto invano. Non hanno forse edificato torri dalle nostra ossa?
  63. Non dovremmo mai essere particolaristici e settoriali. La mente del poeta e la coda dello scorpione s'alzano, in splendore, dalla stessa terra.
  64. Ogni dragone genera un San Giorgio che l'uccide.
  65. Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine.
  66. Se lo scrivere ti è caro (e solo i santi sanno perchè ti dovrebbe esserlo), devi assolutamente possedere conoscenza, arte e magia: cioè conoscenza della musica delle parole, l'arte di non aver nessun arte, e magia d'amore per i tuoi lettori.
  67. Affondano le loro penne nei nostri cuori e pensano di essere degli ispirati.
  68. Dovesse un albero scrivere la propria autobiografia, non sarebbe questa dissimile da quella di una famiglia umana.
  69. Se dovessi scegliere tra l'arte di scrivere una poesia e l'estasi di una poesia non scritta, sceglierei l'estasi. È poesia superiore.
    Ma voi e tutti i miei vicini siete d'accordo nel dire che io scelgo sempre male
  70. La poesia non è l'espressione di un'opinione. È canto che si leva da una ferita sanguinante o da una bocca sorridente.
  71. Le parole sono senza tempo. Si dovrebbero dire e scrivere con la consapevolezza della loro atemporalità.
  72. Il poeta è un re detronizzato che siede sulle ceneri del suo palazzoe che si sforza di trarre, da quelle ceneri, qualche immagine.
  73. La poesia è una questione di letizia e duolo e meraviglia, con in più una spruzzatina di vocabolario.
  74. Invano il poeta cercherà la madre dei canti che ha nel cuore.
    Una volta dissi a un poeta: <<Non sapremo quanto tu valga, finchè non sarai morto>>.
    Ed egli rispose, dicendo: <<Sì, la morte è sempre la rivelatrice. E se tu vuoi veramente sapere del mio valore, sappi che è nel fatto che ho nel cuore più di quanto non abbia sulla lingua, e ho nel desiderio più di quanto non stringa nella mani>>.
  75. Se canti la bellezza, saresti ascoltato anche se ti trovassi nel cuore del deserto.
  76. La poesia è saggezza che incanta il cuore.
    La saggezza è poesia che canta nella mente.
    Se potessimo incantare il cuore dell'uomo e al tempo stesso cantare nella sua mente,
    Allora l'uomo vivrebbe davvero nell'ombra di Dio.
  77. L'ispirazione canterà sempre; l'ispirazione canta, non spiega.
  78. Spesso cantiamo le ninnananne ai nostri bambini per poterci noi stessi addormentare.
  79. Tutte le nostre parole non sono che briciole che cadono nella tavola imbandita della mente.
  80. Il pensiero è sempre il sasso su cui inciampa la poesia.
  81. Cantore grande è colui che canta i nostri silenzi.
  82. Come potrai mai cantare se hai la bocca piena di cibo?
    Come potrà mai levarsi a benedire la tua mano se essa è colma d'oro?
  83. Dicono che l'usignolo si trafigga il petto con una spina quando innalza un canto d'amore.
    Tutti noi facciamo lo stesso. Come potremmo cantare altrimenti?
  84.  Il genio non è che un canto di pettirosso all'inizio di una timida primavera.
  85. Alle fisiche necessità non può sfuggire neanche il più alato spirito.
  86. Il folle non è un musico inferiore a voi o a me: solo che lo strumento che egli suona è un po' scordato.
  87. Il canto che si cela silenzioso nel cuore di una madrecanta sulle labbra del suo bambino.
  88. Non c'è anelito che resti inappagato.
  89. Non sono mai andato del tutto d'accordo col mio altro io.
    La verità sembra trovarsi a metà strada.
  90. Il tuo altro io si prende sempre pena per te. Ma il tuo altro io cresce col dolore; così tutto è sistemato.
  91. Non vi è contrasto tra anima e corpo se non nelle menti di coloro che hanno l'anima addormentata e il corpo fuori tono.
  92. Quando sarai giunto al cuore della vita troverai bellezza in ogni cosa, anche negli occhi ciechi alla bellezza.
  93. Viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma d'attesa..
  94. Getta un seme e la terra ti porgerà un fiore. Sogna il tuo sogno rivolto verso il cielo, ed esso recherà a te la tua amata.
  95. Il diavolo morì nel preciso istante in cui tu nascesti.
    Ora non hai da attraversare un inferno per icontrare un angelo.
  96. Più di una donna prende in prestito il cuore di un uomo; poche lo possedettero in prorpio.
  97. Se vuoi possedere non devi stare a reclamare.
    Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell’eternità.
  98. L'amore è un velo sottile tra un innamorato e l'altro.
  99. Ogni uomo ama due donne: una è creazione della sua immaginazione, l'altra non è ancora nata.
  100. Gli uomini che sanno scusare nelle donne i loro piccoli difetti, non potranno mai godere delle loro grandi virtù.
  101. L'amore che non si rinnova ogni giorno diventa un'abitudine e si trsforma in schiavitù.
  102. Quelli che amano abbracciano qualcosa che è in loro piuttosto che abbracciarsi tra loro.
  103. L'amore e il dubbio mai scambiarono tra loro una parola.
  104. L'amore è una parola di luce, scritta da una mano di luce su una pagina di luce.
  105. L'amicizia è sempre una soave responsabilità, non è mai senso d'opportunità.
  106. Se non comprendi il tuo amico in ogni e in qualsiasi circostanza, non potrai mai comprenderlo.
  107. La tua veste più radiosa è quella tessuta da un altro;
    Il tuo cibo più saporoso è quello che mangi alla tavola di un altro;
    Il letto più confortevole è quello che è nella casa di una altro.
    Ora dimmi, come potrai tu sottrarti dunque all'altro?
  108. La mia mente e il mio cuore mai s'accorderanno finchè la tua mente non cesserà di vivere di calcoli e il mio cuore di nebbie.
  109. Non ci comprenderemo mai tra noi finchè non avremo ridotto la nostra lingua a non più di sette parole.
  110. Come potrà il mio cuore disigillarsi se non spezzandosi?
  111. Solo un grande dolore o una grande allegrazza possono rivelare la tua verità.
    Se vuoi rivelarti, danza allora nudo nel sole o porta la tua croce.
  112. Se la Natura dovesse tener conto del nostro concetto di appagamento, nessun fiume ricercherebbe il mare e nessun inverno diventerebbe mai primavera. Se volesse tener conto del nostro concetto di parsimonia, quanti di noi respirerebbero quest'aria?
  113. Quando volgi le spalle al sole non vedi che la tua ombra.
  114. Sei libero dinanzi al sole diurno, e libero dinanzi alle stelle della notte;
    E sei libero quando non vi sono nè sole nè luna nè stelle.
    Sei libero finanche quando chiudi gli occhi su tutto ciò che esiste.
    Ma sei schiavo di chi tu ami perchè lo ami.
    E schiavo di chi ti ama perchè ti ama.
  115. Siamo tutti mendicanti sulla porta del tempio, e ciascuno di noi riceve la sua parte di generosità da parte del Re quando egli entra nel tempio e quando ne esce.
    Ma tutti proviamo invidia l'uno nell'altro: il che è un altro modo di sminuire il Re.
  116. Non potrai mai consumare al di là del tuo appetito.
    L'altra metà del tuo pane appartiene all'altro; e, inoltre bisognerebbe che restasse un pezzetto per l'ospite inatteso.
  117. Se non fosse per gli ospiti, ogni casa sarebbe una tomba.
  118. Disse un lupo gentile a una pecora ingenua: <<Non vuoi onorare la nostra casa con una tua visita?>>.
    E la pecora rispose: <<Sarei ben onorata di visitare la tua casa se non fosse ubicata nel tuo stomaco.
  119. Fermai il mio ospite sulla soglia e dissi: <<Oh, no, non pulirti i piedi quando entri, ma quando esci>>.
  120. La generosità non consiste nel donare a me ciò che è più necessario a me che a te, ma nel donare a me quel che è necessario più a te che a me.
  121. Sei caritatevole, certo, quando tu doni: ma mentre doni, gira il tuo capo in modo che tu non veda l'imbarazzo di colui che riceve.
  122. La differenza tra l'uomo più ricco e l'uomo più povero è solo di un giorno di fame e di un'ora di sete.
  123. Spesso prendiamo in prestito dai nostri domani per pagare i debiti dei nostri ieri.
  124. Sono anch'io visitato da angeli e diavoli ma io mi sbarazzo di loro.
    Quando si tratta di un angelo, recito una vecchia preghiera, e lui ne resta infastidito;
    Quando si tratta di un diavolo, commetto qualche vecchio peccato, e lui passa oltre.
  125. Dopo tutto, questa non è una brutta prigione; ma non mi piace la parete che c'è tra la mia cella e quella del prigioniero accanto;
    Eppure, vi assicuro che non desidero affatto muovere rimproveri nè al guardiano nè al Costruttore della prigione.
  126. Quelli che vi offrono un serpente mentre voi chiedete un pescepossono non aver altro da offrirvi che dei serpenti. In tal caso vi è generosità da parte loro.
  127. L'astuzia può talvolta aver successo, ma finisce sempre col commettere suicidio.
  128. Sarai uno che veramente perdona quando saprai perdonare assassini che non spargono sangue, ladri che non rubano, bugiardi che non mentono.
  129. Colui che sa mettere il dito su ciò che divide il bene dal male è colui, anche, che può toccare l'orlo della veste di Dio.
  130. Se il tuo cuore è un vulcano, come puoi aspettarti che sboccino fiori dalle tue mani?
  131. Che strana forma di autoindulgenza! Ci sono momenti in cui vorrei aver subito torti e inganni per poter ridere di quelli che pensano che io non so di star subendo tori e inganni.
  132. Che dire di colui che è l'inseguitore e che recita invece il ruolo dell'inseguito?
  133. Lascia che chi si pulisce le mani insozzate con la tua veste si prenda pure la tua veste. Potrà averne ancora bisogno; tu no, invece.
  134. È un peccato che i cambiavalute non sappiano essere anche dei buoni giardinieri.
  135. Vi prego, non lavate le vostre colpe originarie con le vostre virtù acquisite. Preferisco tenermi le colpe: che sono mie, parte di me.
  136. Quanto spesso mi sono incolpato di colpe che non avevo mai commesso, perchè gli altri non si sentissero a disagio in mia presenza.
  137. Anche le maschere della vita sono maschere di un mistero più profondo.
  138. Puoi giudicare gli altri solo sulla base della conoscenza che hai di te stesso.
    Ora dimmi: <<Chi tra noi è colpevole e chi non lo è?>>.
  139.  
  140. Grande nemico, grande onore!
  141. La nostra mente è una spugna, il nostro cuore è un fiume. Non è strano che molti di noi preferiscano succhiare piuttosto che scorrere.
  142. Bellezza è l’eternità che si contempla in uno specchio.
  143. Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante.
  144. Siamo tutti guerrieri nella battaglia della Vita, ma alcuni conducono, altri seguono.
  145. Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna; se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola; se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
  146. La bellezza, nel cuore di chi la desidera, è più sublime che negli occhi di colui che la vede.
  147. L’istruzione non getta il seme in te: fa germogliare i tuoi semi.
  148. Cuore, se un ignorante ti dice che l’anima, come il corpo, è mortale, rispondi che anche il fiore muore, ma i semi rimangono.
  149. Il ricordo è una pietra d’inciampo sulla via della Speranza.
  150. La musica del mare si ferma sulla riva o nel cuore dell’uomo che ascolta?
  151. Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere.
  152. Il confine tra il saggio e lo stolto è più sottile di una tela di ragno.
  153. Preferisco essere un sognatore tra i più umili, con visioni da realizzare, piuttosto che il principe di un popolo senza sogni nè desideri.
  154. Ho scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada.
  155. Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte.
  156. Chi di noi dà ascolto all’inno del ruscello quando parla la tempesta?
  157. Cantate e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa musica.
  158. Perchè odiarsi di prima mattina quando si può dormire fino a mezzogiorno?
  159. Il Vero giusto è colui che si sente sempre a metà colpevole dei misfatti di tutti.